La nazionale italiana di pallavolo femminile ha sfiorato il miracolo ai Mondiali in Giappone. Il Brasile, contrariamente alle previsioni, aveva infatti sconfitto 3-1 gli Usa. Le azzurre, dunque, diventavano padrone del proprio destino, dovendo battere Cuba di 20 punti per approdare tra le prime 4 del mondo. L'illusorio 25-16 iniziale pareva indirizzare le ragazze di Barbolini verso l'impresa, poi le caraibiche reagivano e, sfoderando il loro miglior match della rassegna iridata, riuscivano ad imporsi per 3-2. In verità Lo Bianco e compagne hanno leggermente allentato la tensione a metà del quarto set, quando era ormai chiaro che il quoziente punti non sarebbe più stato raddrizzato.
Dunque onore agli Stati Uniti, meritatamente in semifinale. Le atlete yankee, infatti, sono state più continue e costanti delle rivali tricolori nell'arco di entrambi i gironi, surclassando nettamente le nazionali più deboli e perdendo senza crollare proprio con Italia e Brasile. Al contrario le nostre atlete si sono disunite nei momenti di difficoltà (eloquente il 25-7 con le verde-oro) e quei black-out sono alla fine costati una medaglia. Piazzamento a parte (a questo punto poco importa se sarà 5° oppure 8°), la selezione del Bel Paese ha comunque mostrato una reazione d'orgoglio che ha quasi completamente cancellato le scialbe prestazioni iniziali. L'Italia, infatti, possiede un livello tecnico da podio iridato e, almeno nella seconda fase, questo potenziale è stato espresso. Serve tuttavia maggiore cinismo, ovvero la capacità di tenere duro anche quando la situazione non è proprio ottimale. Brasile a parte, non si sono viste altre squadre superiori a noi e da qui si deve ripartire. Se Barbolini resterà alla guida del veliero tricolore, dovrà dare maggior impulso al ricambio generazionale (ad esempio la Barcellini è stata troppo poco impiegata), sfruttando magari le competizioni estive per verificare volti nuovi. Con i ritorni di Guiggi e Barazza e l'innesto dell'oriunda Costagrande, inoltre, questa nazionale può ambire senza indugi al trono dell'olimpo. Con il bronzo del Grand Prix ed il probabile quinto posto mondiale, la stagione del volley femminile, considerando infortuni e vicissitudini varie, non è certamente da buttare.
Federico Militello
verissimo!
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