domenica 28 novembre 2010

'Italia, come stai?': analisi sul week-end degli sport invernali


La notizia più importante del fine settimana è questa: Armin Zoeggeler ha trovato finalmente i suoi eredi. Si tratta dei cugini Dominik e Kevin Fischnaller, appena diciassettenni ma già in grado di competere per le prime 10 posizioni. Ammettiamolo, un evento simile non si vedeva nel Bel Paese da vent'anni, ovvero dai primi passi in Coppa del Mondo del Cannibale. Lo stesso 36enne altoatesino ha ammesso che questi ragazzi ''obiettivamente sono tecnicamente molto più avanti di quanto ci si potrebbe aspettare alla loro età''. Insomma, quando il fuoriclasse di Merano andrà in pensione (si spera nel 2014), l'Italia potrà certamente proseguire la sua grande tradizione vincente nello slittino. Ai due giovani singolaristi aggiungiamo anche lo strepitoso decimo posto del doppio composto da Ludwig Rieder e Patrick Rastner, anch'essi 17enni: il ricambio generazionale, dunque, comincia a dare i propri frutti e con l'esempio del fenomenale Armin non potranno che crescere con costanza. Tornando alle gesta del Cannibale, il terzo posto di Igls rappresenta un buon punto di partenza sulla strada della decima sfera di cristallo, anche se fa comprendere come i tedeschi Moeller e (soprattutto) Loch siano ossi sempre più duri da battere.

Pittin lontano dalle prime posizioni nella combinata nordica: c'è da preoccuparsi? No, affatto. Il 20enne di Cercivento sarà pronto intorno alla metà di dicembre, soprattutto quando arriveranno le competizioni dal 'piccolo trampolino' (e la prima sarà il 18 a Ramsau). La preparazione dell'intera selezione tricolore, inoltre, si è svolta su trampolini in erba sintetica, dunque serve tempo per metabolizzare il ritorno sulla neve.

Nello sci alpino vale più o meno lo stesso discorso fatto per i combinatisti: i nostri atleti, infatti, quasi sempre raggiungono il picchio della forma a dicembre inoltrato, in concomitanza con le grandi classiche europee. Restano comunque le evidenti difficoltà dello slalom femminile, dove le azzurre sono lontanissime da standard di rendimento quanto meno dignitosi. Manuela Moellgg forse sta perdendo l'ultima occasione della carriera per compiere il definitivo salto di qualità: troppo discontinua e propensa all'errore la 27enne altoatesina per poter ambire al titolo di vera campionessa. Induce all'ottimismo Federica Brignone, che a differenza delle compagne di squadra possiede una sciata finalmente moderna, che le consente di rendere al massimo in ogni settore di pista, compresi i tratti piani: nei prossimi giorni potrete leggere un'intervista da me realizzata alla 20enne milanese.

Promettenti gli ottavi posti di Simone Bertazzo (nel bob a 2 ed a 4), tornato a suo agio con la slitta di vecchia generazione. Una domanda è d'obbligo: possibile che in questi 3 anni il progetto Coni-Ferrari sulla realizzazione delle slitte abbia dato esiti così fallimentari? Quando il 28enne pilota di Pieve di Cadore ritroverà il frenatore titolare Samuele Romanini (in recupero da un infortunio al ginocchio), non è escluso che possa aspirare davvero ad ottenere qualche piazzamento di prestigio (che d'altronde già aveva conseguito in passato, ad esempio un bronzo mondiale nel 2007).

Nello sci di fondo si confermano nelle posizioni di vertice Arianna Follis e Marianna Longa, mentre rimangono incolori le prestazioni degli uomini, ad eccezione dell'ottimo quinto posto di Renato Pasini nella sprint in tecnica classica. Piller Cottrer e Di Centa, ovviamente, sono proiettati sui Mondiali di fine febbraio, tuttavia dai vari Hofer, Checchi e Clara ci si aspetterebbe di più di un insipido anonimato. Un dato incoraggiante è rappresentato dal giovane Dietmar Noeckler, il migliore della selezione del Bel Paese nella 10 km tc: in chiave staffetta servirebbe come il pane una sua crescita esponenziale.

Federico Militello

2 commenti:

  1. Vorrei aggiungere Federico in questo weekend invernale, i secondi e terzi posti di yvonne daldossi e david bosa nella coppa del mondo junior di patt. velocitá. Speriamo che, assieme a Jan Daldossi, siano i nuovi enrico fabris della disciplina, in ottica Sochi 2014

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  2. Ciao Maurizio, si ho visto i bei risultati degli juniores, tuttavia anche Daldossi li aveva ottenuti in passato, ma al momento è scomparso. Non bisogna illudersi quindi. Quanto a Fabris non è ancora finito e vedrai che sarà ancora lui la nostra punta di diamante.

    A presto

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