Lo sci di fondo italiano ha lasciato sensazioni opposte nel primo week-end di Coppa del Mondo: molto bene le donne, con i podi di Arianna Follis e della staffetta, irriconoscibili gli uomini, mai protagonisti nelle prime posizioni. Nel comparto femminile la notizia più piacevole, che in pochi avranno notato, è stato lo schieramento di un secondo quartetto azzurro nella staffetta: non accadeva da anni e rappresenta finalmente il segnale che anche le giovani cominciano a mettersi in luce. In particolare è piaciuto l'atteggiamento di Virginia De Martin, più che discreta nella prima frazione in alternato. Al momento la nazionale del gentil sesso rappresenta certamente la terza forza mondiale dietro Norvegia e Svezia. Follis e Longa, rispettivamente nello skating e nella tecnica classica, possono ambire sempre ai massimi risultati, mentre Silvia Rupil conferma una crescita costante nel passo pattinato, come dimostrato anche da un'ottima terza frazione. La nostra staffetta, inoltre, potrebbe ambire addirittura ad obiettivi più ambiziosi se scovassimo un'altra atleta abile nell'alternato da affiancare alla Longa: al momento rimane questo l'aspetto su cui lavorare maggiormente. Per quanto riguarda gli uomini, non è questa la vera Italia. Di Centa e Piller Cottrer, rispettivamente 38 e 36 anni, giustamente hanno deciso di gestirsi, mirando al raggiungimento del massimo della forma in vista dei campionati del mondo di Oslo. I vari Clara, Hofer, Checchi e Moriggl, invece, non sono dei fenomeni e da loro più che qualche posizione da top10 non è lecito attendersi (mi auguro ovviamente una pronta smentita). Qualche podio dovrebbe però arrivare nelle sprint, dove i fratelli Pasini e Fulvio Scola hanno i requisiti per ben figurare. L'unica novità di una squadra ormai vecchia è rappresentata dal 23enne Dietmar Noeckler, vincitore lo scorso anno dell'Alpen Cup. Il fondista altoatesino, però, non è ancora pronto a competere a questi livelli.
Il quesito campeggia ormai da un anno: Enrico Fabris è finito? Volendo soffermare l'attenzione sui fatti, è lampante come il 29enne di Asiago, comparando la scorsa stagione e l'inizio di quella attuale, abbia smarrito quella continuità di rendimento che lo aveva consacrato tra i migliori al mondo nel quadriennio 2004-2008. Attualmente l'azzurro fatica ad entrare tra i primi 10, salvo qualche exploit su piste a lui congegnali come quella di Salt Lake City. Dunque una prima ipotesi (la più attendibile) potrebbe essere questa: Fabris, ormai logoro, non può reggere i ritmi di un'annata intera e deve quindi ambire solo a qualche risultato sporadico. Una differente motivazione, invece, potrebbe riguardare la preparazione: Enrico, infatti, mirando ad un podio agli Europei di Collalbo i primi di gennaio, potrebbe avere svolto dei carichi di allenamento importanti, che forse ancora deve smaltire. Terza ipotesi: la perdita di motivazioni dopo aver vinto praticamente tutto. Per una risposta definitiva sul reale valore del Fabris attuale, tuttavia, è necessario attendere la fine della stagione. In definitiva, con la sua stella ormai in fase calante, il pattinaggio di velocità italiano si scopre competitivo solo nel team-pursuit. Anesi si mantiene ancora molto distante dal salto di qualità, mentre i giovani Nenzi, Stefani, Cignini e Daldossi appaiono ancora troppo acerbi. In campo femminile, poi, restiamo in attesa che Francesca Lollobrigida, 19 anni, recuperi da un infortunio muscolare: per ora la nostra unica rappresentante del gentil sesso rimane Chiara Simionato, 35 primavere sulle spalle.
Federico Militello
Ciao Federico che tristezza vedere Fabris e la staffetta maschile cosi in basso. Io sono stato a Torino nel 2006 e ho visto dal vivo l´oro della staffetta e le vittorie di Fabris. E stata una emozione e una atmosfera indescrivibile!! Ma dove é finito Jan Daldossi, che ha vinto la coppa del mondo juniores? E infortunato? Saluti dal Venezuela
RispondiEliminavolevo anche comunicarti il mio messenger: maurocontino@hotmail.com, se hai messenger puoi aggiungermi e possiamo comunicarci in priv Saluti
RispondiEliminaCiao Maurizio, semplicemente Daldossi non si è qualificato per le prime prove di Coppa del Mondo: non ha realizzato il tempo minimo richiesto. Crescerà...Va bene per messenger.
RispondiEliminaA presto