domenica 24 gennaio 2010

Juventus in caduta libera. Il problema è Ferrara?


Sesta sconfitta in otto partite per la Juventus, ormai nel pieno di una crisi senza precedenti negli ultimi 10 anni. L'ultima stagione da incubo fu quella 1998-1999, quando la Signora fu costretta addirittura a disputare l'Intertoto per accedere all'Europa. Sicuramente la responsabilità di questi insuccessi va attribuita per la maggior parte a Ciro Ferrara: l'allenatore napoletano ha ormai perso le redini della squadra, è rassegnato, non conosce e non intravede una soluzione, non riesce ad incidere sulle motivazioni dei calciatori e, soprattutto, il gruppo non segue più le sue direttive. E' una Juventus che ha perso quella grinta e combattività che la contraddistinguevano. Di questo passo non sarà facile neanche qualificarsi per l'Europa League e la zona-Chanpions, per il momento, è un'utopia per una squadra che sta mantenendo una media da retrocessione nelle ultime giornate.
Il problema, però, non è solo Ferrara. Colpisce in particolare l'immobilismo della società, paralizzata dal momento negativo ed incapace di prendere delle decisioni drastiche, forse per paura di commettere ulteriori errori. L'allenatore a questo punto deve essere sollevato dal suo incarico (si è perso anche troppo tempo e, quel che è più grave, punti). Serve un traghettatore fino a giugno (Gentile?), poiché allo stato attuale chiunque si accomodi sulla panchina bianconera non potrà fare miracoli. La Juve, infatti, deve ormai salvare il salvabile, ritrovare la sua anima perduta e l'umiltà di ripartire verso obiettivi poco prestigiosi rispetto a quelli prefissati ad inizio campionato. A giugno si dovrà rifondare quasi tutto, non solo riguardo ai giocatori ma anche in seno alla società. Molti non hanno apprezzato gli acquisti di Paolucci e Candreva, io invece ritengo che sia meglio puntare su dei giovani italiani e promettenti piuttosto che su stranieri mediocri come Poulsen, Tiago e Melo. Certo, proprio in quanto giovani non potranno da subito fare la differenza, ma bisognerà saperli aspettare. Giovedì in Coppa Italia la Juventus affronterà l'Inter a S.Siro per i quarti della Coppa Italia: può essere la partita in grado di cambiare la stagione, quella dove si potrà ritrovare l'orgoglio di indossare la maglia bianconera. Magari con un nuovo allenatore.

Federico Militello

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