martedì 26 gennaio 2010

Moellg sesto a Schladming


Manfred Moellg ha reagito con carattere alle precedenti tre uscite ed ha compiuto due discese discrete nel tradizionale e difficilissimo slalom di Schladming, in Austria. Quinto dopo la prima manche, l'azzurro ha compiuto una buona seconda frazione sino ad una decina di secondi dal termine, quando ha alzato il piede dall'acceleratore forse per il timore di non vedere il traguardo per l'ennesima volta, agguantando infine la sesta piazza. Il 27enne di Brunico mostra una sciata attenta, precisa ed efficace, che lo colloca certamente tra i grandi favoriti per la competizione olimpica. D'altronde Moellg è un campione e lo ha già dimostrato in molte circostanze: una Coppa di slalom ed un argento mondiale non si vincono per caso. L'azzurro, inoltre, è uomo da gara secca, capace di esaltarsi quando in gioco vi sono medaglie importanti. Da non sottovalutare il fatto che lo slalomista italiano avrà ottime carte da giocare alle Olimpiadi anche in Gigante e, perchè no, in SuperCombinata. Solo quindicesimo Giuliano Razzoli, staccato di oltre 3 secondi! L'emiliano è un 'cavallo pazzo', per vincere deve attaccare come solo lui sa fare, sfoderando una potenza fisica che non ha eguali. Sciare in difesa non appartiene al suo Dna ed i risultati si sono visti: tuttavia anche questa controprestazione deve essere inquadrata come un'istruttiva tappa di crescita nel percorso verso la piena maturità agonistica.
A Schladming ha trionfato il padrone di casa Herbst sul redivivo svizzero Zurbriggen, tornato ad esaltarsi in questa disciplina dopo anni di buoi. Terzo posto per Pranger. La gara austriaca ha regalato uno spettacolo straordinario, con ben 50000 spettatori ed un'atmosfera che solo le gare in notturna sanno regalare. Il format della Coppa del Mondo, proprio per questo, andrebbe in parte modificato: gli slalom in serata e la reintroduzione delle gare in parallelo potrebbero consentire allo sci di acquistare un nuovo grande numero di appassionati. Questo sport merita questi grandi palcoscenici per tutto l'arco della stagione e non una sola volta l'anno.

Federico Militello

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