giovedì 13 gennaio 2011

Il Cannibale affronta lo spauracchio Oberhof


Dopo quattro successi consecutivi ed una terza piazza come peggior risultato stagionale, dinanzi ad Armin Zoeggeler si presenta lo spauracchio Oberhof. Il budello della Turingia, infatti, rappresenta una vera e propria bestia nera per il fuoriclasse azzurro e la storia recente mostra come negli ultimi anni la pista teutonica sia stata terreno di conquista degli slittinisti padroni di casa. Lo scorso anno, infatti, si impose Andi Langenhan davanti ai connazionali Johannes Ludwig e Jan Eichhorn, con il Cannibale appena sesto. Per il 37enne di Foiana le cose non andarono meglio ai Mondiali 2009, quando giunse quinto nella manifestazione vinta da Felix Loch. Infine un ulteriore dato conferma il disamore dell’atleta italiano verso questo tracciato: dei suoi 53 successi in Coppa del Mondo, infatti, solo uno è maturato a Oberhof, per di più nel lontano 1995.
Le difficoltà del bi-campione olimpico si spiegano con l’assenza di particolari difficoltà tecniche in un budello corto e caratterizzato da lunghi rettilinei, non a caso definito dagli addetti ai lavori ‘l’autostrada delle slitte’. Inoltre in questa gara risulta fondamentale la fase di spinta, grazie alla quale si acquisisce un margine di vantaggio quasi incolmabile nel successivo tratto guidato. Non a caso Zoeggeler è tutt’altro che un fulmine in partenza, soprattutto se paragonato ai rivali tedeschi.
‘’Sì, Oberhof non è davvero il mio tracciato ideale’’, ha ammesso il cinque volte campione del mondo alla vigilia di una competizione in cui dovrà principalmente difendere il suo cospicuo margine di vantaggio (125 punti) in classifica generale nei confronti di Loch. Superato lo scoglio più arcigno, la 10ma sfera di cristallo sarà davvero vicina.

Federico Militello

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