lunedì 17 gennaio 2011

Intervista a Lisa Agerer, talento emergente dello sci alpino


Lisa Magdalena Agerer rappresenta una delle grandi speranze dello sci alpino femminile italiano. Nata a Zans, in Austria, 19 anni fa, la promettente azzurra sta ben figurando in Coppa Europa, dove guida la classifica di specialità in Gigante (nel quale ha colto anche due successi) ed è seconda in quella generale dietro l'austriaca Jessica Depauli. Ora l'obiettivo a breve termine sarà quello di farsi rapidamente strada in Coppa del Mondo.


Ti aspettavi questo brillante inizio di stagione in Coppa Europa?
''No, sicuramente non mi aspettavo di andare così bene. Di certo ci speravo, anche perché in estate avevo svolto degli ottimi allenamenti e mi sentivo pronta per le gare. Sapevo quindi di poter sciare bene e di andare forte, ma non avrei immaginato che potessi andare così bene sin dalle prime gare''.

Nelle due apparizioni in Coppa del Mondo, però, hai fatto molta fatica: quali i motivi? Emozione o non abitudine a tracciati così impegnativi?
''Non esiste un motivo particolare. Tuttavia nel circuito maggiore è tutto abbastanza diverso rispetto a quello minore, devo abituarmi. I tracciati, secondo me, non sono il vero problema, anche se chiaramente sono più impegnativi. Devo cambiare io, mutando atteggiamento e sciando come ho fatto nei primi Giganti in Coppa Europa, cioè come so fare meglio''.

Cosa ti manca ancora per entrare a far parte in pianta stabile nel gruppo di Coppa del Mondo?
'' Credi mi manchi l'abitudine all'alto livello. Inoltre devo ancora crescere tecnicamente''.

Quali sono i tuoi obiettivi a medio e lungo termine?
''Prima di tutto voglio far vedere quanto valgo e come so sciare. Per quest’anno ambisco sicuramente ai 450 punti in Coppa Europa, a fare una bella stagione (soprattutto in Gigante) e sfruttare le occasioni che avrò in Coppa del Mondo. Se avrò la fortuna di non subire gravi infortuni gli obiettivi a lungo termine saranno quelli di competere al massimo in tutte le discipline e di conquistare delle medaglie nei grandi eventi''.

Dunque nei tuoi progetti c'è la polivalenza?
''Mi vedo assolutamente come polivalente. In SuperG ho già fatto vedere delle belle cose e, seppure a sprazzi, anche in Discesa. Dobbiamo lavorare ancora tanto sullo slalom. Certo che per il momento il Gigante è la disciplina più importante per me, ma assolutamente non voglio cimentarmi solo in questa specialità''.

Come spieghi l'attuale momento di difficoltà di tutte le gigantiste azzurre?
''Non credo si tratti di una difficoltà generale. Sarebbero da valutare individualmente i casi delle singole atlete: Denise Karbon, ad esempio, è appena rientrata da un infortunio, mentre Manuela Moelgg è spesso davanti ma non riesce ancora a trovare il guizzo per la vittoria, a causa anche di sfortuna. Infine Federica Brignone ci ha dimostrato di poter andare davvero forte, ma lei è giovane e deve ancora crescere''.

Al momento quale atleta rappresenta per te un punto di riferimento ed un esempio da seguire nella sciata?
''In Gigante mi piacciono molto le francesi ed anche le italiane fanno intravedere dei belle sezioni ogni tanto. Punti di riferimento sono delle polivalenti come Lindsey Vonn e Maria Riesch, capaci di vincere in tutte le discipline e di lottare per la sfera di cristallo in ogni singola gara''.

Come ti definiresti caratterialmente e come ami trascorrere il tuo tempo libero?
''Penso di essere una persona molto allegra, tuttavia quando serve posso anche essere seria e soprattutto testarda. Mi piace stare in compagnia e divertirmi con gli amici e con le mie compagne di squadra. Quando sono a casa passo molto tempo con mia sorella, mi piace leggere e dormire, ma più di tutto adoro stare all’aria aperta quando ci sono delle belle giornate di sole''.

Federico Militello

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