Quella di Dominik Paris, secondo nella Discesa Libera di Chamonix, era un'esplosione annunciata. Il 20enne di Merano, messosi già in luce lo scorso anno nella Supercombinata olimpica dove fu preceduto dal solo Svindal nella prima frazione, rappresenta un talento puro e cristallino, capace di esprimersi ad alti livelli in una disciplina da molto tempo palcoscenico riservato agli over30 (Cuche e Walchofer insegnano) malgrado la verdissima età. Il potenziale dell'azzurrino è superiore a quello dei compagni di squadra (Heel, Innerhofer e Fill) grazie ad una qualità che solo la natura può donare: la scorrevolezza. Nei tratti piani, infatti, Paris ricorda davvero Kristian Ghedina ed una pista priva di grandi insidie tecniche come quella transalpina ne ha esaltato proprio la capacità di far correre gli sci. Con il tempo il talento tricolore migliorerà altresì nell'impostazione delle curve (anche se la tecnica di base è già ora di tutto rispetto) e potrà diventare a quel punto un discesista capace di imporsi in qualsiasi tipo di tracciato. Considerando poi il suo fisico possente (oltre 100 kg) e la sua attitudine anche ad altre specialità (argento in combinata ai mondiali juniores del 2009 e settimo anche in quella disputata ieri a Chamonix), il giovane altoatesino potrà ambire in futuro alla polivalenza.
Carolina Kostner continua a sorprendere, sia in positivo che in negativo. Dopo una stagione sin qui molto convincente, condita dall'ottimo argento conseguito nelle finale del Grand Prix, le paure del passato sembravano un lontano ricordo e gli Europei di Berna apparivano come una semplice formalità. Invece la 23enne di Bolzano ha purtroppo rivissuto gli incubi delle stagioni trascorse, portando a termine un programma corto costellato di errori dopo essere stata travolta dall'ansia e dalla pressione. La reazione d'orgoglio nel libero, dove ha ottenuto il miglior punteggio e la seconda piazza finale, fa però ben sperare in vista di un processo di maturazione finalmente definitivo: Carolina, infatti, non si è abbattuta dinanzi alle ennesime avversità, dimostrando carattere e determinazione, che le hanno permesso di recuperare posizioni su posizioni. Nonostante tutto, la talentuosa altoatesina resta il faro imprescindibile del pattinaggio artistico italiano, con atleti ormai al tramonto come Faiella-Scali nella danza o non da podio come Samuel Contesti nel singolo maschile. Europeo molto positivo, invece, per la coppia d'artistico Berton-Hotarek, quinta e con margini di miglioramento notevoli. Si spera di recuperare al più presto anche i promettenti Cappellini-Lanotte nella danza, frenati sino ad ora da infortuni in serie.
Del Cannibale si è già discusso in abbondanza, ora è tempo di analizzare le altre gare dei Mondiali di Cesana ed il futuro dello slittino italiano. Oberstolz-Gruber hanno conquistato la prima medaglia iridata della loro carriera. Il doppio altoatesino, esperto ma dall'età non particolarmente avanzata (33 anni il primo, 32 il secondo), dopo i successi maturati in passato in Coppa del Mondo (15 successi totali ed una sfera di cristallo in bacheca) avranno ora l'opportunità di raccogliere ulteriori metalli preziosi nelle grandi manifestazioni. Infatti con i ritiri di molti equipaggi di valore al termine delle scorse Olimpiadi di Vancouver (tra cui i tedeschi Leitner-Resch e gli azzurri Plankensteiner-Haselrieder) la concorrenza si è notevolmente abbassata e proprio il duo altoatesino potrebbe trarne vantaggio grazie alla propria esperienza. Intanto migliorano esponenzialmente i giovanissimi Ludwig-Rieder, quinti assoluti e campioni del mondo nella categoria under23: tra due stagioni saliranno sul podio con costanza. In costante ascesa anche Sandra Gasparini (decima e bronzo tra le under23), la quale mi ha garantito che molto presto sarà affiancata da altre ragazze di valore: il vivaio, infatti, è in continua espansione. E gli eredi di Zoeggeler? Premesso che di successione al trono si potrà parlare solo tra qualche anno, alle spalle di Arminator spingono i cugini Dominik e Kevin Fischnaller, con il primo entrato già tra i top10 nel massimo circuito mondiale: lo stesso Cannibale li ha definiti ''molto più avanti tecnicamente di quanto non lo fossi io alla loro età''. Il futuro dei catini ghiacciati è sempre azzurro.
Federico Militello
Credo che Rieder-Rastner possano veramente dominare il doppio in futuro, e mi vien da pensare che a Sochi saranno loro la migliore carta da giocare, più che Oberstolz-Gruber. Nel singolo i Fischnaller avranno una concorrenza sicuramente più agguerrita (Loch soprattutto, ma anche von Schleinitz e Kindl), ma dopo Sochi saranno ai vertici anche loro. Al femminile Gasparini e, in futuro, Maria Messner potrebbero risollevarci, ma le tedesche e Alex Gough al momento mi sembrano qualche spanna sopra.
RispondiEliminaSaluti!!
Rieder-Rastner potrebbero essere una carta da podio per Sochi, ma non va sottovalutata l'esperienza di Oberstolz-Gruber. Nel singolo la concorrenza è maggiore, ma i cugini Fischnaller faranno presto parte del gotha di questa disciplina. Intanto il Cannibale e lo stesso Rainer proseguiranno l'attività agonistica e questo potrà fare solo bene ai giovani, che avranno dei maestri sublimi. Sandra Gasparini presto arriverà sul podio, ha solo bisogno di tempo ed esperienza. Maria Messner ha un buon potenziale, ma il fisico non certo possente la sfavorisce rispetto alle tedesche.
RispondiEliminaA presto!