sabato 22 gennaio 2011

Pennetta e Schiavone agli ottavi degli Australian Open. Il punto sulle discipline invernali


Tennis: l'onore del tennis italiano viene sempre tenuto altissimo dalle incommensurabili Francesca Schiavone e Flavia Pennetta, entrambe approdate agli ottavi di finale degli Australian Open, prima torneo del Grande Slam della stagione. Con questo risultato la Leonessa salirà alla posizione n.5 della classifica mondiale, stabilendo l'ennesimo record della sua spettacolare carriera. Ora la 30enne milanese affronterà la forte russa Svetlana Kuznetsova, mentre più agevole (sulla carta) pare il compito della 28enne brindisina contro la ceca Petra Kvitova, che a sorpresa ha eliminato la beniamina di casa Samantha Stosur. Semplici comparse, come sempre, gli uomini, con Andreas Seppi unico qualificato per il secondo turno.

Sport Invernali: tanti dejà vu nella giornata odierna, a cominciare dallo sci alpino, dove i nostri discesisti sciano bene, al pari della concorrenza (Cuche a parte, di un altro pianeta oggi), ma alla fine concludono le loro prestazioni ai piedi del podio per pochi centesimi. Stesso discorso nel biathlon, dove ormai esiste la sindrome dell'ultimo poligono: Markus Windish era in testa prima dell'ultima sessione di tiro e fin lì non aveva commesso alcun errore. Poi, come ormai da tradizione, 3 bersagli mancati e gara compromessa (14mo alla fine). Nella combinata nordica si conferma su ottimi livelli Lukas Runggaldier, nono, mentre pare in decisa crescita Alessandro Pittin, undicesimo. Delusione ai Mondiali di snowboard, dove i favoriti Fischnaller e March non hanno colto alcuna medaglia: è positivo, tuttavia, il bilancio dell'Italia in questa manifestazione, con un bronzo in carniere che ha interrotto un digiuno di 10 anni (vi rinvio alla rubrica 'Italia, come stai?' per ulteriori approfondimenti).


Federico Militello

2 commenti:

  1. nel biathlon veramente la sindrome dell'ultimo poligono (2/3 podi buttati via anche con le staffette) manca solo il grandissimo risultato però le squadre sono in crescita anche rispetto agli altri anni (tralasciando hofer in cui tutti confidavano penso alla haller e ultimamente windisch) e le nostre staffete sono pericolose mine vaganti...bene cosi per uno sport che apprezzo moltissimo

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  2. Nel biathlon, come in altri sport invernali (combinata nordica, snowboard), stiamo ottenendo dei risultati impensabili fino a 2 anni fa. Quindi si può definire una stagione altamente positiva. Sarebbe ottima nel caso in cui lo sci alpino sorprenda ai Mondiali, cosa neppure tanto impossibile.

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