Una gioia incontenibile, debordante, indelebile. Questo lo stato d'animo di Francesca Schiavone al termine della partita più importante per il tennis italiano degli ultimi 30 anni! La 29enne di Milano ha trafitto per 6-2, 6-3 la n.3 del mondo danese Caroline Wozniacki, centrando un leggendario ingresso nelle semifinali del Roland Garros, risultato che il Bel Paese aspettava da ben 56 anni (l'ultima a riuscirci fu Silvana Lazzarino).
Nel primo set Francesca dimostrava di aver studiato nei minimi dettagli la partita, sapendo perfettamente come comportarsi in ogni frangente dello scambio. La Leonessa, solida in battuta con un servizio kick ad uscire ed incisiva in risposta, marcava subito un break iniziale (3-1), con l'avversaria inerme dinanzi alla grandissima varietà di colpi dell'italiana. La Wozniacki, però, si confermava osso durissimo, tenace nel non mollare nemmeno per un istante: la 19enne del Nord Europa, infatti, reagiva subito ed otteneva il contro-break. Qui Francesca, sciorinando una tenuta mentale maturata nel corso degli anni dopo mille disavventure, aumentava ulteriormente il proprio livello di gioco, incamerando 3 games consecutivi e concludendo per 6-3 la prima frazione. Nella seconda frazione, inoltre, è stato spettacolo allo stato puro: la danese, con l'orgoglio della campionessa ferita, saliva in cattedra con il suo micidiale rovescio bimane, ma Francesca non era da meno con le sue proverbiali accelerazioni di diritto lungo linea. Anche in questa circostanza la Schiavone volava sul 3-1, ma la forte avversaria riusciva ad agganciarla al sesto gioco. Al cambio di campo l'espressione della Leonessa era da brividi, uno sguardo felino volto a scrutare l'orizzonte di un'impresa titanica. Con grande determinazione l'azzurra teneva la battuta sul 4-3 e nel game successivo piazzava il break decisivo, con la sconsolata Wozniacki che spaccava una racchetta per la rabbia, frustrata dalla classe della propria rivale. Sul 5-3 l'appuntamento con la storia era lì ad un passo: morsa da un'indicibile pressione, Francesca ha saputo mantenere un invidiabile sangue freddo, ponendo fine all'incontro con uno smash memorabile. Al termine del match il ruggito della Leonessa si è innalzato fortissimo nel cielo, laddove sventolava il tricolore portato a Parigi da alcuni irriducibili sostenitori. L'azzurra, in preda ad una giustificabile felicità mista a commozione, baciava la terra rossa sul quale ha realizzato un'impresa epica. Non è finita qui. Questa Schiavone è decisamente la migliore di sempre, naviga sulle ali dell'entusiasmo ed è consapevole di come il sogno di una vita, la conquista di un torneo del Grande Slam, sia ormai lì ad un passo: nessuna avversaria può far paura. La prossima rivale uscirà dal match tra le russe Petrova e Dementieva.
Da oggi, grazie ad una formidabile Schiavone, anche il tennis italiano può assaporare il soave aroma di una semifinale al Roland Garros. Francesca, sei grande.
Federico Militello
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