martedì 22 giugno 2010

Seppi e Fognini, che imprese: sconfitti Almagro e Verdasco!


E' proprio un bel momento per il tennis italiano, dove anche i risultati più impensabili si materializzano. Nel primo turno di Wimbledon Andreas Seppi e Fabio Fognini, rispettivamente n.69 ed 80 del mondo, hanno rispettivamente sconfitto i quotatissimi spagnoli Almagro (n.18 Atp) e Verdasco (addirittura n.9), regalando due autentiche e graditissime sorprese. L'altoatesino ha superato il rivale iberico in 3 set (7-6, 7-6, 6-2), sfruttando meglio dell'avversario le discese a rete così fondamentali su questa superficie di gioco. Andreas ora attende al secondo turno il tedesco Kamke, n.128 Atp: occasione imperdibile. Dopo la superba vittoria al Roland Garros con Monfils, invece, Fognini si è regalato un'altra partita decisamente stellare, eliminando uno dei favoriti del torneo dopo una battaglia di quasi 3 ore di gioco (7-6, 6-2, 6-7, 6-4). Il 23enne di Sanremo costituisce il classico esempio di genio e sregolatezza, tuttavia se acquisisse un minimo di continuità si installerebbe stabilmente tra i primi 20 del globo. Anche per Fabio ingolosisce il prossimo match contro l'americano Russell (n.101!).
Se gli uomini sorridono, le donne compiono salti mortali dalla gioia. Ben 5 tenniste tricolori, infatti, hanno oltrepassato con successo il primo ostacolo. Flavia Pennetta ha umiliato la spagnola Medina Garrigues (oggi per la Spagna è stata una disfatta contro i nostri rappresentanti) con un perentorio 6-4, 6-0 e vede profilarsi un tabellone interessante davanti a sé (prossima sfida contro la rumena Niculesco, n.137 Wta). Bene anche Alberta Brianti, abile nell'imporsi per 6-2, 7-5 sulla 36enne americana Craybas. Ha sofferto ma si è imposta al terzo Romina Oprandi con la giovane britannica Watson (6-4, 1-6, 6-3), mentre hanno staccato il pass senza patemi Roberta Vinci (doppio 6-3 alla Bammer) e Sara Errani (6-2, 6-3 sulla Coin). Unica a non passare il turno è stata Tatiana Garbin, demolita con un periodico 6-1 dalla danese Wozniacki.
A Wimbledon, dunque, l'erba sembra diventata santa per i colori azzurri.

Federico Militello

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