L'Italia di Marcello Lippi può vincere i Mondiali. Sarebbe stato facile affermarlo dopo due roboanti vittorie, io invece lo dico ora, quando critica ed organi di informazione sono scatenati nelle critiche. Non si tratta delle parole di un inguaribile sognatore, bensì del frutto di una radicata convinzione. Gli Azzurri quasi certamente soffriranno anche contro la Slovacchia e, probabilmente, potremo qualificarci proprio per il rotto della cuffia (sperando di evitare almeno la monetina). Storicamente la nostra nazionale non solo fatica nei gironi eliminatori, ma annaspa costantemente contro formazioni che giocano...All'italiana! La tattica regina per l'Italia, infatti, rimane e resterà per sempre una difesa d'acciaio affiancata da rapidi contropiedi. Non si addice alle nostre caratteristiche affrontare difese schierate con un 11 giocatori nella propria metà campo, non siamo palleggiatori e non possediamo (ma è un problema ormai decennale, Camoranesi a parte) ali in grado di saltare l'uomo e crossare al centro. Contro Hamsik e compagni, obbligati a vincere per sperare nella qualificazione, dovrebbero esserci maggiori spazi per la manovra italiana, che potrebbe quindi risentirne positivamente. Al 90% ci qualificheremo agli ottavi come secondi del girone alle spalle del Paraguay e troveremo ad attenderci l'Olanda. Volgendo lo sguardo ancora oltre, dopo gli orange, in un eventuale quarto, dovremmo sfidare niente meno che il Brasile (o magari la Spagna), vero favorito della competizione. Paura? Per niente. L'Italia è sempre l'Italia, ha vinto 4 Mondiali e proprio quando sembrava data per morta ha regalato le imprese più splendide ed impensabili. Contro squadroni come Olanda e Brasile potremo finalmente mettere in pratica il nostro gioco preferito, lasciando il pallino della manovra ai nostri avversari e tentando di punirli con delle rapide ripartenze. Il recupero di Pirlo sarà fondamentale sia per le sue doti tecniche che, soprattutto, per il suo carisma. Questa Italia, poi, ha bisogno di Gennaro Gattuso, che con la sua grinta ed il suo carattere può dare la scossa a tutti i compagni. Lippi potrebbe schierare un 4-4-2, non come quello visto contro la Nuova Zelanda bensì con centrocampo a rombo, con Montolivo vertice basso, De Rossi e Gattuso ai lati e Pirlo a ridosso delle punte. Con questo modulo sarebbe fondamentale la spinta dei terzini, dunque potrebbe trovare spazio Cristian Maggio, sino a qui colpevolmente dimenticato. Infine, in un attacco che sinora ha palesato scarsa inventiva, perché non puntare sull'estro partenopeo di Quagliarella? Con questo pallone i suoi poderosi tiri dalla distanza potrebbero rivelarsi letali per i portieri. Insomma, ritengo di poter dire che il Mondiale dell'Italia non è ancora cominciato. Dobbiamo avere fiducia in questa squadra e sostenere gli Azzurri sino alla fine. Non dimentichiamoci chi siamo.
Federico Militello
certamente!! ci mancherebbe altro!! l'italia può ancora qualiuficarsi e perchè no vincere il mondiale. Ma quello che mi preoccupa e mi dispiace è la mollezza e la fiacchezza dimostrate in questi due impegni, indegne del titolo di cui siamo detentori.
RispondiEliminaio credo, tanto per fare un discorso generale, vista la mediocrità tecnica espressa da tutti, che il calcio per rappresentative nazionali sia obsoleto, e che il vero calcio sia quello che vediamo nei campionati e soprattutto nella champions league.
pio napolitano
Certo che a questo Militello il coraggio non manca proprio. Vista la situazione è più facile che l'Italia esce subito, ma lui non ha avuto paura di dire che vincerà. W persone come lui, che affrontano a viso aperto la realtà
RispondiEliminaRoberto Rossi
A Pio dico che in effetti il calcio espresso nei club è certamente migliore, poiché il tempo a disposizione è molto ampio. In un mese, invece, è dura fornire un'identità di gioco alla squadra, per questo contano maggiormente le individualità (Brasile e Argentina non a caso brillano). In partita secca, però, l'Italia se la gioca con tutti.
RispondiEliminaAl Sig. Rossi rispondo che ognuno deve coltivare sino in fondo le proprie idee, a costo poi di venire smentito. Meglio essere coerenti che salire e scendere continuamente dal carro dei vincitori.
lo speriamo tutti che l italia vinca il quinto mondiale ma onestamente ho molti dubbi visto i giocatori che non sono stati convocati
RispondiEliminaCASSANO DEL PIERO MICCOLI TOTTI BALOTELLI AMBROSINI NESTA certi di questi sono infortunati e vero ma communque non sarebero stati convocati pero la rinuncia a TOTTI E INSPIEGABILE anche giocanto camminando puo fare la differenza con il suo talento.
LIPPI A DETTO CHE NESSUNO GIOCATORI DI TALENTO E RIMASTO A CASA MI PERMETTE DI DIRE CHE HA DETTO UNA STUPPIDAGINE.
IL MONDIALE SI VINCE CON IL TALENTO E BASTA.
CLAUDIO CONTI
Purtroppo Lippi ha avuto sin dall'inizio le sue convinzioni, quindi i giocatori citati da Claudio non sono mai stati presi in considerazione. La tecnica quasi sempre ti fa vincere, ma alcune volte (Italia nel 2006, Grecia nel 2004) il gruppo riesce a sopperire anche ad alcune carenze strutturali.
RispondiEliminaSecondo me invece Militello non è coraggioso, ma pazzo! L'Italia non vince i Mondiali nemmeno se scendessero da Marte gli Ufo! Siamo scarsissimi e già l'Olanda ci massacrerà! (sempre se ci arriviamo)
RispondiEliminaGigi