lunedì 24 maggio 2010

Inizia l'ultima settimana del Giro: cosa dobbiamo aspettarci?


Il Giro d'Italia entra nella sua ultima e decisiva settimana: è attesa una battaglia campale, con Mortirolo e Gavia che rappresenteranno dei giudici supremi.
Domani si inizia con la terribile cronoscalata al Plan de Corones, 12 km micidiali (pendenze medie intorno al 12%, massime del 24%), gli ultimi 5 in sterrato. Difficile che si verifichino distacchi abissali: è molto diverso, infatti, scalare una simile vetta dall'inizio (per uno sforzo complessivo di circa 42 minuti), piuttosto che dopo oltre 200 km. Ivan Basso, dunque, sebbene si sia rivelato il migliore in salita, non necessariamente sarà il sicuro vincitore, ruolo che sembra toccare invece a Michele Scarponi e Cadel Evans, avvantaggiati in prove come questa dalla loro grande esplosività. Anche Vincenzo Nibali, ancora in corsa per il podio, potrebbe aspirare ad un'ottima prestazione. Correrà come al solito in difesa, invece, lo spagnolo Arroyo, il cui obiettivo sarà cedere non più di un minuto a Basso. Resta un'incognita Carlos Sastre, il quale, sebbene non al top della forma, deve essere tenuto in grande considerazione sino a Verona.
La Corsa Rosa, poi, si deciderà certamente venerdì e sabato, rispettivamente su Mortirolo e Gavia: due ascese tremende, cui seguiranno gli arrivi in salita dell'Aprica e del Tonale, molto più agevoli. Arroyo, l'attuale maglia rosa, ha sin qui perso mediamente 4 minuti nelle frazioni montuose e appare piuttosto improbabile che regga su due colli che hanno fatto la storia del Giro. Basso, se avrà la meglio sull'iberico, potrà limitarsi a controllare Sastre, mentre dovrà guardarsi dai possibili attacchi (anche in discesa) di Evans, molto pericoloso in vista della cronometro finale a Verona. Proprio nella città scaligera, se i distacchi saranno ancora risicati, si potrà vivere un finale al cardiopalma: in 15 km completamente piatti, infatti, sono possibili anche margini intorno ai 60-70 secondi. Il grande out-sider di questi ultimi giorni sarà Scarponi, il cui obiettivo principale resta il podio: il simpatico italiano potrebbe provare un'azione da lontano sul Mortirolo, cercando di ribaltare completamente la corsa.
Insomma, può succedere ancora di tutto: è un Giro davvero memorabile.

Federico Militello

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