Il week-end appena trascorso si è rivelato a dir poco sensazionale per la nostra amata Italia: dai motori agli sport olimpici, ovunque ha brillato il tricolore.
Nella Superbike Max Biaggi ha inflitto al resto del mondo una severa lezione di guida, dettando legge sin dalle prime battute con il suo stile di guida 'pulito' ed impeccabile. Nonostante gli anni trascorrano inesorabili, sono rimasti intatti gli entusiasmanti arrembaggi del Corsaro, superlativo nel sviluppare un'Aprilia costruita su misura per lui. Carisma, velocità, esperienza e sangue freddo: queste le qualità con le quali Max ha trionfato a Monza e sulle quali punterà in chiave Mondiale. Dopo Rossi ed Agostini, il centauro romano si colloca nell'elite dei piloti italiani più forti di tutti i tempi.
In Formula1 Fernando Alonso ha ottenuto il massimo possibile dalla sua Ferrari, riuscendo ad agguantare una preziosissima seconda piazza. L'iberico possiede la grande capacità di carpire il meglio dalla propria vettura, anche quando le condizioni non sono ideali per ambire alla vittoria. A differenza del 'Nino' spagnolo, Felipe Massa appare in palese difficoltà nel momento in cui la sua monoposto manca del necessario carico aerodinamico. Sul brasiliano, inoltre, sembrano addensarsi le nubi dell'incertezza derivanti dalle voci sul suo futuro: con il contratto in scadenza rimarrà a Maranello o sarà dirottato verso nuovi lidi? (Red Bull?, n.d.r). Insomma, la Ferrari è in piena lotta per il Mondiale, anche se la scuderia austriaca resta superiore su alcune piste (sarà nettamente favorita anche nel prossimo Gp di Montecarlo). La strada per l'iride, tuttavia, è ancora enormemente lunga ed impervia.
Continua spedita la marcia di Tony Cairoli nel Mondiale di motocross. Il SuperSiculo, con un quinto ed un primo posto nel Gp dl Portogallo, ha mantenuto invariato il proprio vantaggio in classifica (18 punti) sul rivale tedesco Nagl.
Grande Italia nella Coppa Davis si tennis. A dispetto di rinunce (Seppi) e presunti infortuni (Fognini), il gruppo azzurro capitanato da Corrado Barazzutti si è compattato ed ha raccolto un fondamentale successo per 4-1 in Olanda, peraltro su di una superficie non proprio favorevole per i nostri colori (veloce indoor). Simone Bolelli è tornato finalmente ad esprimersi sui suoi consoni livelli di gioco, mentre Potito Starace riesce sempre a fornire il massimo quando veste la maglia della nazionale. Questi ultimi due, inoltre, formano un doppio interessante, su cui investire per il futuro. Questa Italia, dunque, merita di tornare in Serie A, dalla quale è assente da 10 anni. In passato solo l'avverso destino (sorteggi contro la Spagna di Nadal e la Svizzera di Federer) aveva impedito l'attesa risalita. Domani l'urna emetterà l'avversaria per il play-off di settembre: come si suol dire, la ruota gira (sperando di pescare Ecuador, Israele o India).
Ottime risultati sono giunti dalla canoa, dove Michele Zerial (23 anni) è salito sul terzo gradino del podio in Coppa del Mondo nel k1 200, una specialità nuova, ma già inserita nel programma di Londra 2012. Questa distanza sembra disegnata appositamente per il giovane talento azzurro, dotato di grande potenza ed esplosività. Non sorprende più invece, Josefa Idem, quarta a pochissimi centesimi dalla terza. La 45enne di Goch, sebbene ben lontana dalla forma migliore ed in piena fase di preparazione in vista degli Europei ed i Mondiali estivi, si è confermata ancora una volta una fuoriclasse ineguagliabile.
Straordinaria affermazione nei tuffi per Tania Cagnotto e Francesca Dellapé: le azzurre, nel Gp Fina di Lauderdale, hanno ottenuto il primo posto nel trampolino 3 metri sincro davanti alle fortissime cinesi Wang-Qu. Nell'individuale, inoltre, la stessa Tania ha agguantato una convincente seconda piazza.
Quinto posto per Nicola Benedetti nella Coppa del Mondo di pentathlon. L'azzurro per l'ennesima volta si è rivelato come l'atleta più talentuoso nel Combined Event (tiro a segno + corsa podistica), ma paga sempre dazio nella prova di nuoto, dove invece è tra i peggiori. Se saprà migliorare in questa specialità, allora sarà dura batterlo.
Squilli di tromba anche da karate e lotta. Nell'arte marziale nipponica l'Italia ha conquistato il primo posto nel medagliere degli Europei di Atene con 4 ori, 4 argenti e 3 bronzi. I titoli continentali sono stati conquistati da Luca Valdesi (kata individuale), dalla squadra di kata maschile, da Michele Giuliani e Sara Cardin nel kumite. Nella lotta, invece, pioggia di medaglie azzurre nei Campionati del Mediterraneo: 2 argenti (Maria Diana e Beniamino Scibilia) e 2 bronzi (Veronica Faccio e Sara Dacol).
Tanta gloria italica nel tiro con l'arco. Dopo gli ubriacanti ed inebrianti titoli agli Europei indoor, l'Italia continua a dettare legge anche in Coppa del Mondo, dove la squadra maschile ha primeggiato sconfiggendo in finale l'India. Non era presente la Corea del Sud, che sembra voler rimandare il confronto con gli azzurri.
In questa maestosa sagra delle vittorie del Bel Paese poteva forse mancare la scherma? No, ovviamente. Nel fioretto femminile l'Italia è imbattibile, con i successi di Valentina Vezzali nell'individuale e del magico Dream Team nella prova a squadre. Grande vittoria anche per Ilaria Bianco nella sciabola femminile, mentre Matteo Tagliariol ha concluso in terza piazza nella spada maschile.
Dunque un week-end memorabile, denso di tante emozioni all'italiana. In ogni dove è risuonato forte l'Inno di Mameli, con il nostro Paese che si consolida ancora una volta tra le prime 5 potenze mondiali a livello sportivo.
Federico Militello
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