lunedì 31 maggio 2010

'Italia, come stai?': il sogno della Leonessa. Convincono canoa e canottaggio


Francesca Schiavone (domani alle ore 14 sul campo centrale) ha un'occasione forse irripetibile: approdare alla semifinale del Roland Garros. Sarebbe la prima volta nell'era Open che un'azzurra ottiene un risultato del genere. L'ultima semifinalista italiana nel prestigioso torneo francese fu Silvana Lazzarino nel lontanissimo 1954. Ancor prima ci riuscì la naturalizzata Ullstein (1943). L'avversaria della Leonessa milanese sarà la 19enne Caroline Wozniacki, n.3 del mondo che ha sconfitto Flavia Pennetta dopo un cruenta lotta. La danese è una giocatrice molto continua (commette pochissimi errori gratuiti), brava nei recuperi e molto forte dal punto di vista fisico. Sino ad ora, però, il comportamento di Francesca induce all'ottimismo: la 30enne italiana, che non ha perso neanche un set per strada, sta sfoderando un tennis armonico, imprevedibile e fantasioso, di difficile comprensione per le avversarie. Intanto dal prossimo lunedì la Schiavone sarà certa di entrare per la prima volta tra le prime dieci al mondo (minimo n.10, ma ritengo che si possa fare meglio...). L'impresa è ad un passo: stringiamoci forte intorno alla nostra guerriera. Bravissima anche Flavia Pennetta, giunta sino agli ottavi con la consueta caparbietà. E finalmente qualche sorriso è pervenuto anche in campo maschile, dove Fabio Fognini ha raggiunto il terzo turno estromettendo l'idolo di casa Monfils dopo un match epico, articolatosi nell'arco di due giorni. Con Starace, Fognini e Bolelli, l'Italia è matura per il ritorno in Serie A di Coppa Davis.

Nella canoa Josefa Idem continua la sua personale sfida contro il tempo, agguantando un magico podio in Coppa del Mondo alla veneranda età di 45 anni! Questi risultati, però, non devono sorprendere: la veterana italo-tedesca, infatti, ha mantenuto intatta la sua potenza nelle braccia, ovvero la sua prerogativa principale per andar forte. Se alla forza fisica aggiungiamo una fame di vittorie che non accenna a placarsi, oltre che delle motivazioni che si rinnovano dopo ogni manifestazione, allora si può comprendere facilmente il perché di una tale longevità agonistica. A Londra 2012 la canoista azzurra proverà a riprendersi quell'oro sfuggitole a Pechino per soli 4 millesimi. Una notizia interessante: è ormai prossima la naturalizzazione del rumeno Sergiu Craciun, atleta molto valido nel settore della canadese (quello storicamente più indigesto per l'Italia).

Piazzamenti lusinghieri per gli equipaggi azzurri nel canottaggio. In questa stagione sono stati inseriti in squadra numerosi atleti giovani e dalle buone prospettive, ai quali sono affiancati alcuni veterani ancora determinanti con la loro esperienza. Il settore maschile dei pesi leggeri è quello più in salute: il doppio di Luini-Bertini, composto per la prima volta quest'anno, è giunto secondo e sembra avviato ad un futuro ricco di soddisfazioni; stesso discorso per il nuovo 4 senza, formato da atleti (Vlacek, Caianello, Danesin e Goretti) dotati di ampi margini di miglioramento. Tra i senior, dopo la flessione dello scorso anno, comincia a vedersi la mano del commissario tecnico De Capua: il 4 di coppia è tornato a brillare, mentre nel doppio hanno sorpreso positivamente i giovani Smerghetto e Sansone. Stesso discorso per il 4 senza, giunto quarto a meno di un secondo dal podio. Non dimentichiamo, infine, l'assenza di Mornati e Carboncini (problemi fisici per quest'ultimo), che compongono un 2 senza di sicuro valore.
Tra le donne, invece, hanno pesato i forfait di Elisabetta Sancassani e Gabriella Bascelli, anche se le numerose under23 mandate in acqua dal ct olandese Verdonkschot hanno rivelato un potenziale davvero interessante. L'obiettivo restano i Mondiali di novembre in Nuova Zelanda: questa Italia potrà recitare certamente un ruolo da assoluta protagonista.

Federico Militello

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