martedì 27 aprile 2010

Federer subito fuori a Roma; decisi gli azzurri per la Davis


Sorprendente eliminazione al primo turno per Roger Federer nel Masters 1000 di Roma. Il n.1 del mondo ha ceduto in tre set (6-2, 1-6, 5-7) al lettone Ernest Gulbis (n.40). L'elvetico, al debutto stagionale sulla terra rossa, continua la tradizione negativa nel torneo del Foro Italico. ''Non ha funzionato niente oggi, in particolare il servizio. Anche da fondo campo non mi sentivo sicuro. Devo dimenticare in fretta questa sconfitta frustrante'', il commento a fine match dello svizzero.
Festeggia invece l'Italia che, grazie alla vittoria di Simone Bolelli per 6-4, 6-1 sul tedesco Greul, ha piazzato 5 propri rappresentanti al secondo turno, risultato che non otteneva dal lontano 1994: gli azzurri hanno risposto con carattere (oltre che con una buona dose di fortuna, visti i sorteggi favorevoli) ad un inizio di stagione davvero buio. Molto probabilmente, però, la loro corsa si arresterà al secondo turno, a meno di grosse sorprese. In serata Andreas Seppi è stato eliminato dallo scozzese Andy Murray in due set (6-2, 6-4). Domani, inoltre, altre sfide proibitive attendono Lorenzi, Starace e Bolelli, rispettivamente contro Soderling, Ferrer e Verdasco. Match sulla carta più fattibile, invece, per Filippo Volandri, pronto ad affrontare il francese Benneteau alle 13 sul Campo Pietrangeli.
Intanto il capitano Corrado Barazzutti ha diramato le convocazioni per la difficilissima sfida di Coppa Davis contro l'Olanda, valida come secondo turno del Gruppo I zona Europa-Africa. I quattro alfieri tricolori saranno Bolelli, Starace, Lorenzi e Bracciali. Quest'ultimo torna in azzurro a distanza di 3 anni dall'ultima volta con il Lussemburgo e potrebbe tornare utile anche in singolare, mentre Lorenzi realizza a 28 anni il suo grande desiderio di rappresentare il proprio Paese nella competizione più prestigiosa del tennis. Si giocherà sul cemento indoor, superficie assai gradita ai nostri avversari Haase e De Bakker. Olanda favorita, ma l'Italia si giocherà fino in fondo le proprie carte.

Federico Militello

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