giovedì 1 aprile 2010

Rivoluzione copernicana nel baseball italiano


Soffia un vento nuovo sui campi italiani di baseball. E' ormai alle porte l'inizio del nuovo campionato italiano che, sul modello degli Stati Uniti, sarà costituito da 8 franchigie, ognuna delle quali potrà giovarsi di 2 formazioni (continuando il paragone con gli Usa, un 'major team' ed un 'minor'). Non sono previste retrocessioni, fattore che consentirà alle compagini iscritte di programmare il futuro con lungimiranza e senza l'assillo del risultato a tutti i costi. Le squadre avranno l'obbligo di schierare almeno 6 giocatori di scuola italiana nel roster ed uno degli obiettivi principali della riforma sarà per l'appunto la crescita degli atleti del Bel Paese.
Oltre alla rivoluzione nel format del campionato, la Fibs sta investendo molto anche in ottica Nazionale. Dopo il Mondiale ospitato nello scorso mese di settembre, in cui gli Azzurri non sfigurarono al cospetto di compagini di altissimo livello, l'obiettivo stagionale è fissato per fine luglio, quando a Stoccarda si terranno i Campionati Europei. L'Italia, che ha trionfato in questa manifestazione per 8 volte (seconda solo all'Olanda), proverà a riconquistare quell'oro che manca ormai dal 1997. La selezione di Mazzieri è notevolmente cresciuta negli ultimi anni e sembra la candidata naturale al titolo insieme agli eterni rivali dei Paesi Bassi. A livello giovanile gli azzurri si sono imposti in tutte le categorie di età, segno che il baseball tricolore può guardare con fiducia al futuro. In attesa, magari, che questo sport ritorni a far parte del programma olimpico dal 2020.

Federico Militello

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