lunedì 12 aprile 2010

Italia, come stai?


Si è concluso un week-end molto positivo per i colori italiani, soprattutto per quanto riguarda gli sport motoristici. Il Dottore Valentino Rossi è ripartito più deciso che mai verso il decimo titolo mondiale, trionfando proprio nel regno di Stoner, miseramente caduto dopo sei giri, forse per troppa presunzione. Ottimo, soprattutto in prospettiva, anche il terzo posto di Andrea Dovizioso, che a questo punto sembra favorito per il ruolo di prima guida alla Honda, con Dani Pedrosa in scadenza di contratto e sempre meno convincente. Simoncelli e Melandri, invece, sono al momento non giudicabili a causa di un mezzo a disposizione davvero modesto. Se da un lato possiamo dormire tra due guanciali ancora per 3-4 anni grazie alle imprese di Valentinik, dall'altro invece è allarmante quanto sta accadendo in 125, dove i giovani piloti italiani sono praticamente scomparsi. Urge investire immediatamente sui giovani a partire dalle mini-moto: i praticanti di sicuro non mancano, ma è necessario agevolare ed incentivare la loro crescita. Molto bene anche il Corsaro Max Biaggi in Superbike, bravo a limitare i danni sul circuito di Valencia, forse il più ostico per la sua Aprilia, con un secondo ed un terzo posto: il centauro romano è in piena lotta per il Mondiale. Nel motocross, invece, non fanno più notizia i successi del fenomeno siciliano Tony Cairoli, vincitore del Gp di Lombardia e di nuovo in testa al Mondiale.

Passiamo ora agli sport olimpici. Nel golf (che tornerà nel programma a cinque cerchi nel 2016) l'Italia e soprattutto il mondo stanno imparando a conoscere sempre meglio il talento dell'appena 17enne Matteo Manassero, diventato già un idolo negli Usa con la sua classe, il suo talento e la sua personalità. Il 36mo posto nel Masters di Augusta (disputato da dilettante; Matteo diventerà professionista a maggio) è ovviamente un risultato storico, perché mai nessun golfista aveva superato il taglio in così tenera età. Questo ragazzo possiede tutti i numeri per sfondare. Il golf è uno sport in crescita esponenziale nel nostro Paese ed un plauso non può che andare alla Federazione che, grazie al decentramento ed tesseramento libero, ha incrementato notevolmente il numero di praticanti; inoltre si è lavorato molto sui giovani ed ora l'Italia, oltre ai fratelli Molinari, già campioni del mondo, ed allo stesso Manassero, può volgere lo sguardo verso un futuro roseo. In rampa di lancio sono pronti ad affermarsi, infatti, i vari Pavan, Bertasio, Gagli e, soprattutto, il 13enne Gemignani, già paragonato (anche per il colore della pelle) a Tiger Woods.

Bisogna ammettere che il ciclismo italiano sta vivendo una fase di transizione. Si è potuto facilmente notare come senza un Filippo Pozzato al top della forma (e con Ballan sospeso per l'inchiesta sul doping) non vi fossero altri azzurri a lottare per il successo del Giro delle Fiandre e della Parigi-Roubaix. E' in atto un ricambio generazionale che necessita di tempo: giovani come Oss, Balloni, Malori e Viviani possono aspirare ad un avvenire luminoso, ma devono crescere con calma. Inoltre la situazione non è così nera come la si vuole (al solito) dipingere sugli organi di stampa. Già con le classiche delle Ardenne i risultati dovrebbero essere migliori, con Damiano Cunego pronto a piazzare la zampata alla Liegi, senza tralasciare le buone chances di Scarponi, Garzelli e Pellizzotti (se parteciperà). Quest'ultimo, inoltre, sarà tra i sicuri favoriti del Giro d'Italia insieme all'attesissimo Ivan Basso. Al Tour de France, poi, è atteso ad un ulteriore salto di qualità Vincenzo Nibali, la grande speranza italiana per le grandi corse a tappe. Al Mondiale di fine settembre, poi, credo che Pozzato possa esaltarsi su un percorso adattissimo alle sue caratteristiche. Ma sto andando troppo in là. Tutto questo per dire che non si può parlare di crisi quando la stagione è iniziata da appena un mese: il tempo fornirà le sue inappellabili risposte.

Nel tennis le grandi soddisfazioni continuano ad arrivare dalle donne, con Flavia Pennetta che si è aggiudicata il torneo di Marbella. Tra due settimane, inoltre, le campionesse del mondo azzurre si giocheranno l'ingresso in finale di Fed Cup contro la Repubblica Ceca, le cui giocatrici hanno spesso dato fastidio alle nostre. In campo maschile, invece, Potito Starace, in semifinale a Casablanca, è attualmente l'unico a salvare l'onore di questo sport ormai alla deriva: Seppi non vince mai due partite di fila (ed ha pure rinunciato alla Davis, dimostrando il suo disinteresse verso la maglia azzurra), Fognini fatica ad emergere e Bolelli è ormai precipitato al 117mo posto del ranking mondiale. Servirebbe l'avvento di un 'Messia', che potrebbe essere Gianluigi Quinzi, classe 1996, già trionfatore in numerosi e prestigiosi tornei giovanili.

Ottimo terzo posto per Alice Betto nella prima prova di European Cup di triathlon disputata a Quarteira (Portogallo) e vinta dalla fuoriclasse e padrona di casa Fernandes. Il risultato è particolarmente significativo se si pensa che l'azzurra era al debutto in campo internazionale. 12mo, invece, Alessandro Fabian (grande speranza del triathlon italiano) nella competizione maschile. Infine è giunto un podio anche dalla ginnastica e precisamente dal trampolino elastico, con Flavio Cannone e Dario Aloi terzi nella prova di sincronizzato in Coppa del Mondo a Gand (Belgio). Intanto si avvicinano gli Europei di artistica, con Vanessa Ferrari sempre più in forma in tutti e quattro gli attrezzi (molto bene anche la Preziosa nella trave, che potrà lottare per una medaglia). In campo maschile, invece, non sarà presente Igor Cassina (che tornerà per i Mondiali) poiché, giustamente, verrà data la possibilità ad alcuni giovani come Paolo Ottavi ed Andrea Cingolani di maturare un'importante esperienza internazionale.

Federico Militello

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