Le impressioni della vigilia sono state confermate: la Red Bull, al momento, è la vettura più veloce in F1. La Ferrari, però, non è molto distante (circa 2-3 decimi il divario) e sul passo gara potrà giocarsi le sue carte. Seconda pole consecutiva per Sebastian Vettel, che, con il record della pista di Melbourne portato a 1'23''919, ha preceduto il compagno di squadra Mark Webber (1'24''035). Terzo posto per 'El Nino' Fernando Alonso, staccato però di soli due decimi dal tedesco. Quarta piazza per il campione del mondo Jenson Button su McLaren, mentre l'altro ferrarista Felipe Massa, quinto, ha accusato ben 7 decimi da Alonso. Ancora indietro la Mercedes (Rosberg 5°, Schumy 6°), che si conferma molto distante dal vertice e ben difficilmente riuscirà a colmare il gap nel giro di pochi Gp. Il Kaiser teutonico, inoltre, ha nuovamente concluso alle spalle del compagno di squadra, fattore che potrebbe condizionarlo psicologicamente. Grande sorpresa di giornata è stata l'esclusione di Lewis Hamilton dai top10 (11° alla fine): non un bel periodo per il pilota inglese, che nella giornata precedente aveva subito una salatissima sanzione per guida spericolata sulle strade australiane.
Insomma, la Red Bull sarà l'indubbia favorita per la gara di domani, anche se Alonso ha come sempre ostentato sicurezza in riferimento al ritmo-gara della sua Ferrari. Per il pilota di Maranello sarà fondamentale la partenza, in cui dovrà provare l'attacco a Webber per poi tallonare da vicino Vettel. La pioggia e la safety-car, poi, potrebbero scombussolare tutti i piani e le strategie.
Federico Militello
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