martedì 9 marzo 2010

Svolta epocale: l'Italia approda nella Celtic League!


L'8 marzo 2010 potrà essere ricordato come il giorno che ha cambiato per sempre il rugby italiano. Dopo una lunga ed estenuante trattativa, alla fine le due franchigie degli Aironi (di cui fanno parte Mantova, Parma, Colorno, Noceto, Reggio Emilia e Modena) e di Treviso sono entrate a far parte della Celtic League, un campionato cui partecipano le migliori squadre di club di Scozia (Edimburgo e Glasgow), Irlanda (Connacht, Leinster, Ultster e Munster) e Galles (Cardiff Blues, Llanelli Scarlets, Newport Dragons e Swansea&Neath Ospreyes). Una competizione, dunque, a cui prendono parte 12 formazioni, che si sfideranno in match di andata e ritorno. Successivamente le prime quattro classificate disputeranno i play-off. Naturalmente le selezioni italiane parteciperanno anche all'Heineken Cup. Aironi e Treviso, inoltre, saranno obbligate a schierare nella formazione titolare almeno 10 italiani (anche oriundi, purché convocabili in azzurro) su 15; inoltre i nostri atleti disputeranno finalmente un torneo di livello eccelso e potranno migliorarsi nel confronto continuo con selezioni di caratura mondiale, a dispetto dell'attuale e mediocre Super10 . Insomma, una vera e propria rivoluzione copernicana, di cui certamente beneficerà nei prossimi anni la nazionale di Nick Mallet. Il campionato italiano non scomparirà, ma verrà creata una serie A di Eccellenza suddivisa in due gironi da 6 squadre, le quali avranno come imperativo categorico quello di puntare sui vivai (almeno 18 italiani dovranno essere presentati a referto).
Dal 2000, anno d'ingresso nel Sei Nazioni, il rugby ha riscosso moltissimi consensi in Italia, diventando uno sport popolare. Quasi sempre, tuttavia, sono mancati i risultati. La Celtic League potrà aiutare la nazionale a colmare il gap che ancora la separa delle grandi potenze di questa disciplina. Siamo di fronte all'alba di una nuova era.

Federico Militello

Nessun commento:

Posta un commento