sabato 20 marzo 2010

Tris di Freire alla Sanremo


Lo spagnolo Oscar Freire si è aggiudicato la terza Milano-Sanremo in carriera, dopo quelle del 2004 e del 2007: si può dire, quindi, che una volta ogni tre anni l'iberico piazza sempre la zampata in terra ligure. Il 34enne di Torrelavega è stato inavvicinabile nella volata finale, dove ha preceduto il grande favorito Tom Boonen e l'azzurro Alessandro Petacchi. E' stata una corsa molto serrata, con un ritmo altissimo sin dalle prime battute, con vento e pioggia che nei chilometri iniziali non hanno di certo agevolato i corridori. Sulla salita della Cipressa si è staccato il vincitore dello scorso anno, Mark Cavendish, mentre nella successiva discesa Francesco Ginanni ha provato a fare selezione, frazionando ulteriormente un gruppo già ridotto ad una trentina di unità. Senza esito un tentativo di allungo del francese Offredo, si è poi arrivati al Poggio con un gruppetto di circa 25 uomini, tra cui tutti i grandi favoriti della vigilia. Garzelli ha impresso un forcing impressionante in favore del compagno di squadra Luca Paolini, oggi tuttavia non al meglio. Sull'ultima salita, in pratica, la situazione è rimasta invariata. In discesa, invece, è scattato Vincenzo Nibali, seguito da Ginanni, Hushovd e Gilbert, ma anche questo attacco è stato vanificato dal gruppo. Ai -2 dall'arrivo ci ha provato anche Filippo Pozzato, ma da solo contro il gruppo c'era ben poco da fare. Dunque l'inevitabile, seppur ridotta come numero di atleti rispetto alle passate stagioni, volata: il talentuoso Daniel Oss pilotava Daniele Bennati fino ai -250 metri dall'arrivo, ma l'aretino si piantava proprio su più bello e veniva superato di slancio da un Freire superlativo, che andava a trionfare con una bicicletta di vantaggio su Boonen, grande deluso di giornata, e Petacchi, bravissimo in salita ma rimasto senza compagni di squadra nel finale.
Continua, quindi, il digiuno dell'Italia in questa corsa, che da 4 anni vede primeggiare ciclisti stranieri (ultimo azzurro a vincere fu Pozzato nel 2006). Ci si può consolare, però, con il quarto posto del giovanissimo Sasha Modolo, 22enne di Conegliano che sta facendo vedere grandi cose al suo primo anno tra i protagonisti. Con Petacchi ormai 36enne e Bennati spesso deludente nelle occasioni che contano, l'Italia ha forse trovato finalmente un giovane velocista su cui puntare.

Federico Militello

2 commenti:

  1. peccato per Pozzato PRIMA SI NASCONDEVA SEMPRE ADESSO E SEMPRE DAVANTI,comunque ci ha provato come Ginanni.
    BENNATI ERA SENZA ENERGIE NEL FINALE NON DOVEVA FAR LAVORARE OSS.
    BRAVO SACHA MODOLO E LUI IL FUTURO E BRAVO ANCHE PETACCHI ALLA SUA ETA E UN OTTIMO RISULTATO.
    FREIRE L ABBIAMO DIMENTICATO TUTTI SALVE TE FEDERICO CHE CI AVEVI FATTO NOTARE LA SUA PERICOLOSITA.
    comunque freire non lo considero un campione vero anche se vince molto,non lo vedi mai in corsa ,lo vedi al ultimo metro e vince,beato lui.
    claudio conti

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  2. Purtroppo nel ciclismo di oggi x vincere devi essere anche molto veloce (tipo Bettini o Freire) altrimenti è difficile imporsi nella classiche. Freire non sarà appariscente, ma vince sempre le corse giuste. Non piace neanche a me...Sarà pericoloso anche ai Mondiali che sono per velocisti...Pozzato è il nostro uomo di punta, punto tutto di lui per Rubaix e Fiandre.

    Federico Militello

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