mercoledì 3 marzo 2010

L'Italia cala le frecce nere e torna in corsa: Ungheria superata per 2-0


E' stata una serata epocale per il calcio italiano. Nella Nazionale Under21, infatti, figuravano ben tre ragazzi neri, ma italianissimi sin dentro alle vene: Ogbonna e Okaka (di origini nigeriane, ma nati rispettivamente a Cassino e Castiglione del Lago), oltre al grandissimo talento di Balotelli (genitori ghanesi, ma nato a Palermo). Se aggiungiamo anche la presenza di Schelotto (nato a Buenos Aires, ma con nonni italiani), allora il quadro è completo: la formazione azzurra, finalmente, è lo specchio dei tempi, di una società che è divenuta ormai multirazziale e nella quale siamo tutti uniti dal grande amore nei confronti del nostro Paese.
La partita di Rieti contro l'Ungheria aveva il sapore dell'ultima chance: vincere (magari per 2-0, vista la sconfitta in trasferta con il medesimo risultato) oppure abbandonare i sogni di gloria. Nel primo tempo l'Italia partiva fortissimo e passava in vantaggio con Okaka: il romanista in prestito al Fulham partiva da sinistra e, dopo un dribbling secco sul terzino magiaro, infilava con un destro leggermente deviato il pallone nella rete avversaria per meritato vantaggio azzurro. I ragazzi del ct Casiraghi continuavano poi il forcing, senza tuttavia riuscire a raddoppiare. Nella ripresa, dopo molte occasioni mancate, l'Under21 perdeva per espulsione (doppia ammonizione) il centrocampista Bolzoni, ma anche in 10 non rinunciava a creare. Alcuni minuti dopo si tornava in parità numerica per il rosso all'ungherese Kadar. All'81' il gol che può cambiare il destino: cross di Schelotto dalla destra, sponda di Balotelli per Marrone che dal limite dell'aria sfodera un siluro potentissimo che va ad insaccarsi all'incrocio dei pali. Il centrocampista della Juventus ha realizzato un vero golazo. E' vittoria e con il risultato più atteso: 2-0. Gli Azzurri salgono al secondo posto del girone con 10 punti, alle spalle del Galles capolista (13). Tutto è riaperto, ma il vero pericolo resta l'Ungeria, ferma a 9 punti, ma con una partita in meno. Cosa serve per la qualificazione? Intanto l'Italia dovrà necessariamente vincere le ultime due sfide con Bosnia e Galles; inoltre dovrà sperare che i magiari, in almeno uno dei tre match rimanenti (con gli stessi avversari degli azzurri), pareggino almeno una volta (a quel punto si dovrà tener conto della differenza reti, al momento a noi favorevole di 4 gol). Se non si arriva primi nel raggruppamento, inoltre, si potranno comunque cullare delle speranze di rientrare tra le 4 migliori seconde. Insomma, è ancora dura, ma siamo più vivi che mai. A Rieti, però, si è vista una squadra finalmente unita, con personalità e fame di vittoria. Casiraghi ha saputo finalmente cementare il gruppo e renderlo consapevole del proprio potenziale. Balotelli ha disputato un match da vero leader, sia con giocate sopraffine che con rientri generosi in fase difensiva. Sempre preciso Ogbonna in difesa, mentre in mediana Poli è un calciatore di grande qualità e dal futuro radioso. Se aggiungiamo che erano assenti per infortunio i vari Ranocchia, Paloschi, Santon e Fiorillo, allora non si può non guardare con ottimismo alle prossime partite, che avranno luogo i primi di settembre.
E' tornata la vera Under21.

Federico Militello

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